Jardin Majorelle – Marrakech

“Un’ oasi in cui i colori di Matisse si mescolano a quelli della natura”. La descrizione di questo luogo sorprendente e magico è di Pierre Bergé, socio e compagno di una vita del famoso stilista Yves Saint Laurent. Insieme, nel 1962, alla morte del precedente proprietario il pittore francese Jacques Majorelle, per sottrarlo a speculazioni immobiliari, decisero l’acquisto dell’intera proprietà comprendente anche l’abitazione, ora sede di un piccolo museo di arti decorative berbere. Da allora la coppia profuse una smisurata passione e infinite risorse per il restauro, l’abbellimento e la manutenzione di questo gioiello botanico che diventò il loro buen retiro esotico. Ma non solo i colri di Matisse, è soprattutto il Blu Klein a predominare in contrasto con il giallo nelle tinteggiature delle opere in muratura che delimitato i bordi delle aiuole, l’abitazione e le mura. Nelle intenzioni del suo ideatore e primo proprietario quel giardino lussureggiante che sarebbe dovuto diventare un luogo di pace e tranquillità in cui potersi dedicare alla pittura, diventò la sua opera d’arte più importante per la quale è ricordato ancora oggi. Aperto al pubblico, la visita al giardino diventa un’esperienza poliensoriale in cui non solo la vista è sollecitata al massimo, ma tutti i sensi partecipano a questa festa di visioni, colori e profumi.