Isa Locatelli – Armonie di materia e colore

Nasce a Milano dove dapprima studia pianoforte al Conservatorio Giuseppe Verdi e dove successivamente si diploma all’Accademia delle Belle Arti di Brera con il massimo dei voti. Due passioni, la musica e l’arte, che trovano la perfetta sintesi nelle sue opere in cui si intravvede nella musicalità del segno e nel ritmo della composizione, un’anima alla perenne ricerca di armonia e bellezza. Inizia l’attività artistica negli anni ’90 spinta da una frenetica ricerca personale di contenuti e tecniche: alterna i temi dell’incontro uomo/donna a temi più intimisti, riflessi del suo viaggio interiore. Passa indifferentemente dai piccoli formati dove si concentra sul soggetto a tele di grande formato in cui raggiunge la terza dimensione. In queste opere l’immediatezza della gestualità e della composizione forte e decisa, ricca di contenuto ma “povera” per i materiali utilizzati, colate di gesso o cemento su tela grezza, fanno pensare ad un grido di rabbia contro l’inarrestabile violenza insita nella nostra società. Espressioni liberatorie di un malessere che l’artista comunica davanti alla tela la quale cede e si avvolge per scoprire un “dietro” silenzioso e pulito, singolare nel suo contrasto, sia di pensiero che di tecnica come nelle opere della serie “Voltopagina” e “Oltre la tela”. Indubbiamente un desiderio dell’artista di grattare la superficie delle cose per approdare ad una dimensione più profonda per ritrovare l’essenza di un’umanità che sappia recuperare i valori di pace, serenità, amore. Opere di originale linguaggio: immagini, segni e materia uniti a una ricerca di armonia e bellezza che, attraverso il gesto di “voltare pagina”, artistico ma anche metaforico, rivelano un bisogno di pace interiore. Nelle opere di Isa Locatelli scopriamo significati liberatori, espressi soprattutto dalla tela che cede e si avvolge su se stessa, svelando uno scenario pulito e silenzioso nel pensiero e nella tecnica dove il tradizionale concetto di pittura viene messo in discussione in un dialogo tra pennellata gestuale e immagini fotografiche, tra tessuti, stampe, reti e oggetti di recupero.