Dialoghi di luce tra arte, artigianato e design
Con la mostra Emotionalight, ARCgallery inizia la programmazione espositiva nella nuova sede di Monza, in Via Spalto Piodo 10. La mostra, che si inserisce nel circuito del FuorisaloneMonza e proseguirà fino al 15 maggio, presenta il lavoro di sei artiste che indagano sulla relazione della luce con i materiali e le forme.
Senza volere fare necessariamente una distinzione di genere, il lavoro delle sei artiste invitate presenta interessanti risultati di ricerca estetica e tecnica con i più disparati materiali dal vetro alla ceramica e al gesso, dal legno al ferro per manufatti che si collocano tra l’ artigianato d’autore, l’arte e il design.
Accanto alle sculture in ferro di Sonia Scaccabarozzi e alle fusioni in plexiglass di Rossana Gallo, sono esposte le creazioni luminose in ceramica di Mariarita Mariani e in gesso di Christiane Held, le opere scultoree in legno di Daniela Forcella e un mobile di design con specchi anticati di Livia Romilde Vaccaro.
Con l’avvio dell’iniziativa FuorisaloneMonza, fortemente voluta e promossa dall’Assessore alla Cultura Massimiliano Longo, il capoluogo della Brianza si prepara a vivere una settimana speciale con un’agenda densa di appuntamenti all’insegna del design, dell’arte e della musica. Tutti gli eventi sono gratuiti e aperti al pubblico e ogni sera, a rotazione, negli undici spazi pubblici e privati che fanno parte del circuito, si svolgeranno allestimenti a tema ed esecuzioni musicali.
La Brianza, capitale del mobile, con il suo capoluogo non poteva mancare un appuntamento così importante come il Salone del Mobile per ribadire il ruolo che il “Made in Brianza” ha nel comparto dell’arredo e del design. A testimonianza di ciò la presenza di centinaia di aziende dislocate nel distretto brianteo e la presenza del Triennale Design Museum ospitato da dicembre 2014 nel Belvedere della Reggia di Monza. Una presenza significativa dato che la prima “Mostra Internazionale delle Arti Decorative” ebbe luogo nel 1923 proprio in Villa Reale a Monza – a cui sono seguite due Biennali nel 1925 e 1927, poi diventate Triennali dal 1930 – successivamente trasferite a Milano nell’attuale sede del Palazzo dell’Arte di viale Alemagna, comunemente conosciuto come Triennale.