Nata a Riga (Lettonia) nel 1985, Valentina Kovalishina, in arte Valentinaki, da anni vive in Italia ma non ha mia dimenticato la sua terra affacciata sul mar Baltico. Ed è il mare il fulcro attorno al quale ha sviluppato la sua ricerca artistica fin dall’inizio che l’ha portata ad esiti interessanti per nulla didascalisci.
Dopo gli studi di economia, decide di seguire la vocazione artistica che sente forte dentro di sè fin dalla più tenera età e si iscrive a corsi di disegno, apprendendo tecniche varie dall’ acquerello, al pastello fino alla pittura ad olio. Gli studi giovanili costituiscono il bagaglio che l’accompagnano in età adulta su nuovi percorsi di ricerca artistica e di sperimentazione in cui cercare una propria cifra stilistica. Nella pittura astratta l’artista trova il suo massimo potenziale espressivo e, pur mantenendo una coerenza poetica ed estetica, Valentinaki estende la sua indagine sull’aspetto materico e sulla tridimensionalità. Le pennellate, in un crescendo di intensità, esplodono dalla superficie piana della tela per trasformarsi in altorilievi mediante l’utilizzo di materiali disparati e con una commistione di colori, luci e ombre. La resina accostata a colori acrilici e ad altri materiali naturali crea sulla superficie della tela un felice connubio tra lucido e opaco. I materiali variegati si stagliano sulla tela, prepotenti e invadenti, trasmettendoci in una serie di rimandi virtuali, le vibrazioni che Valentinaki sente quando è scossa dalle onde del mare e dal vento dei boschi in cui ha trascorso la sua infanzia, conducendoci in un’altra dimensione di spazio e di tempo, in un altrove a lei caro e custodito dentro di sè. Le narrazioni che Valentinaki crea con i suoi quadri, raccontandoci della natura e soprattutto del mare, sono un vero e proprio varco da cui si intravede il suo universo personale fatto di ricordi e di memorie ma immanente nel suo vissuto personale ed artistico.